La governante

I – lei

“quanti erano?” mi chiese mentre mi saliva sopra.

facevo la governante a tempo pieno in una villa di una coppia di ricchi nobili. marito e moglie si tradivano a vicenda facendo finta di non sapere nulla di quello che faceva l’altro. io, che in cambio di sostanziose mance scopavo regolarmente con il padrone, dovevo fare anche da spia, raccontadogli, di solito proprio mentre mi fotteva, delle imprese della moglie che, in quanto a perversioni non era certo da meno.

“e come erano? giovani?”

non risposi subito, essendo rimasta senza fiato a causa dell’improvvisa penetrazione a cui fui sottoposta.

poi gli raccontai che ne avevo visti entrare due. sembravano giovani e ben messi. gli descrissi i rumori che avevo sentito, i preservativi che avevo ritrovato la mattina dopo e i giocattoli erotici sparsi nella stanza.

grazie a questo racconto venne quasi immediatamente, interrompendo la penetrazione a cui stava sottoponendo il mio sedere indolenzito.

II – lei


era indolenziato perchè in realtà non gli raccontavo proprio tutto. non sapeva che io partecipavo agli incontri della moglie. non sapeva che in realtà i ragazzi erano tre, tutti belli e aitanti. e che noi due dopo aver dato loro spettacolo con un rapporto lesbico in cui io dominavo la padrona, ci eravamo fatte scopare in tutti i buchi.

non sapeva che i giocattoli erotici erano serviti a me per masturbarmi mentre guardavo la padrona che veniva fottuta da tutti e tre contemporaneamente. oppure che, quando invece erano tutti e tre dentro di me, lei aumentò la loro eccitazione violando il culo di ciascuno con un cazzo finto legato alla vita.

non raccontai cosa lei promise loro pur di vederli scopare fra maschi, senza di noi in mezzo. non gli descrissi la moglie mentre era nella vasca e riceveva sul corpo gli schizzi dei tre. schizzi che, questa volta, non erano composti da sperma.

III – lei

il padrone era abitudinario. in genere voleva un pompino, magari mentre era impegnato a telefonare o guardare la tv o le sue carte sulla scrivania. poi mi chiedeva uno spogliarello e mi scopava, spesso da dietro e spesso nel culo. intanto voleva che raccontassi cosa sapevo dei tradimenti della moglie.

era molto generoso in cambio di queste mie attenzioni.

la padrona invece non mi dava nulla, ma ero io a voler essere coinvolta. era molto più fantasiosa e assatanata del marito. portava sempre a casa dei gran pezzi di maschio. io ne godevo con lei. lei sapeva che io scopavo con il marito e sapeva anche che con lui mi annoiavo.